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INVESTIMENTI IN R&ST E INNOVAZIONE 2015-2020

Beneficiari

Tutte le imprese ubicate sul territorio nazionale, indipendentemente dalla dimensione aziendale.

 

Agevolazione

La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto un bonus fiscale che a partire dal 2017 e per tutto il 2018 è pari al 50% del valore incrementale degli investimenti in R&S rispetto alla media dei tre esercizi 2012-2013-2014 (periodo di riferimento fisso per tutti gli anni di calcolo del beneficio), con un limite minimo di spese iscritte a Bilancio di € 30.000 e con un limite di credito d'imposta massimo di € 5.000.000.

 

Investimenti ammissibili

Il credito d’imposta agevola le spese sostenute per attività di Ricerca Industriale e Sviluppo Precompetitivo evidenziate nei bilanci relativi agli esercizi 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020.

 

Spese ammissibili

Sono ammissibili le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzate a innovare i prodotti e/o i processi aziendali.


Ai fini della determinazione del credito l’Agenzia delle Entrate ha individuato con propria circolare del 16/03/2016 le seguenti voci di spesa:

  1. Personale impiegato nell'attività di R&S, in possesso di laurea magistrale in discipline tecnico-scientifiche ovvero senza particolari titoli di studio ma con mansioni tecniche, dipendente o in rapporto di collaborazione, anche tramite partita IVA;
  2. Quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l'attività di R&S, con costo unitario non inferiore a € 2.000;
  3. Contratti di ricerca stipulati con Università, enti di ricerca e organismi equiparati oltre che con altre imprese e con singoli professionisti (incluse le “start-up innovative”);
  4. Competenze tecniche e privative industriali (brevetto, marchio, modello, ecc.), anche acquisiti da fonti esterne.

 

Sono inoltre rendicontabili ai fini del Credito d’Imposta anche i compensi degli Amministratori impegnati nelle attività di R&S.

 

Il credito è automatico, deve essere indicato nella relativa dichiarazione dei redditi ed è utilizzabile in compensazione con F24 su tutte le voci utili (es: contributi e IVA), a partire dall’esercizio successivo a quello in cui sono sostenute le spese.

 

I controlli avverranno sulla base di apposita documentazione contabile, che dovrà essere certificata dal revisore legale o, in sua assenza, da un professionista indipendente (in questo caso i costi per l'attestazione saranno agevolabili al 100%, fino a un massimo di € 5.000).